D’inganno ordisce la trama
parola lusinghiera.
Non avendo il sorriso dentro la pupilla
l’impresa si fa tetra
nello specchio.
Provo entrarci con fatica nell’occhio
ma il buio è pesto,
pure d’altra parte non si scorge nulla.
I contorni delle cose vibrano,
librano
sotto i colpi della bora,
ciò nonostante
la scintilla che discerne la vita non c’è.
Perché ?
Discorro con l’Ego
ma la battaglia è perduta .
L’uscita non c’è.
Mi muovo in cerchio,
nell’occhio.
Nel buio più antico.
Natasa Butinar @